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Prodi? Un omuncolo
asservito alle multinazionali apolidi

di Antonino Amato

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

      Estrapolo dal quotidiano "La Sicilia":
      "Per Prodi l’Italia si ferma a Reggio"….
      "…nel 2009 sarà pronta l’alta velocità ferroviaria da Torino a Salerno. E vorrei cominciare a fare una bella biforcazione per il Mezzogiorno, la Napoli/Bari, e da Salerno verso Battipaglia e poi Reggio Calabria" (1).       Punto.
      Ha ragione Tony Zermo che, su "La Sicilia", si chiede se Prodi sa o meno che "la Sicilia fa parte dell’Italia". Ma io penso che Prodi non si curi né della Sicilia né dell’Italia.
      Prodi, difatti, ha vissuto la sua vita politica ed amministrativa all’ombra delle multinazionali apolidi.
       Ubbidisce agli "usurai della terra" ed adora il "dio quattrino".
       Ha sgovernato e sgoverna l’Italia e l’Europa per conto di "interessi oscuri". A volte di "interessi loschi".

Antonino Amato

(1) "Per Prodi l’Italia si ferma a Reggio", in La Sicilia del 17 dicembre 2007, pagina 2.

 

 

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